Tappa 13: dal Santuario di Corigliano Calabro a Terranova da Sibari


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Dati tecnici

Lunghezza: 28,200 km
Difficoltà: Difficile

Dislivello in salita: 750 m
Dislivello in discesa: 700 m

Note: ***
Quota minima: 35 m slm
Quota massima: 268 m slm

Fondo: 46% asfaltato, 54% sterrato

Acqua potabile:
Fontana XX (00,0 km)
Fontana XX (00,0 km).

Località di partenza

Corigliano Calabro (207 m slm)

Località di arrivo

Terranova da Sibari(268 m slm)

Territori comunali attraversati

Corigliano-Rossano, San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Terranova da Sibari.

Punti di interesse

  • *****;
  • *****;
  • *****.

Percorso

Tappa difficile per la lunghezza e i continui saliscendi tra agrumeti e uliveti. In estate, sia per il caldo che per la scarsità di ripari dal sole, si consiglia di partire all’alba evitando di camminare nelle ore più calde. La tappa parte dal Santuario di Corigliano Calabro (207 m) e raggiunge il centro storico di Terranova da Sibari (268 m).


Foto



Mappa ed altimetria




L'episodio della tappa

L’invito del Re di Francia
Luigi XI, re di Francia, aveva contratto una grave forma di malattia e a nulla gli erano valse le cure dei medici più accreditati a corte. Un mercante napoletano, Matteo Coppola, raccontò al Re di conoscere frate Francesco di Paola, un Uomo di Dio che in Calabria aveva guarito molte persone. Parve al Re una speranza da inseguire, forse l’ultima, per salvare sé stesso dall’idea angosciante della morte imminente. Immediatamente incaricò il suo più stretto collaboratore, Guynot de Bussière, di partire insieme ad altri delegati per portare al suo capezzale quel Frate guaritore, a qualunque costo. La spedizione francese, giunta con una nave, vagò per mesi, cercando Francesco in Calabria e in Sicilia, là dove sapevano che aveva fondato dei conventi. Alla fine, lo trovarono insieme ad un altro frate nel suo ambiente naturale, probabilmente il romitorio di Paterno, descritto come “una angusta abitazione, nascosta agli occhi degli altri abitanti”. Il de Bussière spiegò a Francesco in quale situazione precaria si trovasse la Francia per via della malattia del Re e lo pregò di seguirlo. Frate Francesco rifiutò, ben sapendo che i piani di Dio non si possono forzare.